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E’ strana la mente umana

In condizioni disarmoniche, in cui la forza, il coraggio di scegliere la felicità sembrano latitanti o decisamente estinti, ci fa entrare in un loop di totale insoddisfazione e ci fa credere che non esistano opportunità per cambiare.

Meglio continuare ad avvallare scuse, alibi, senza la volontà di dare una svolta o comunque mettersi lì con pazienza a cambiare veramente le cose.

Nascondiamoci dietro un dito! Difficile??? Eppure è più facile nascondersi dietro un dito piuttosto che decidere di prendersi la responsabilità di cambiare veramente le cose. Il dito, la scusa è solo un pretesto per lasciare lo status quo così possiamo continuare a lamentarci. Contorto eh? Figli di un Dio minore? Anche no.

L’essere umano si abitua a tutto, anche al dolore e alla insoddisfazione. E’ un’abitudine pericolosa che ci fa adagiare in una vita di falliti insoddisfatti. Quasi detestiamo chi ci dice che invece si può fare, si può cambiare…Lo troviamo antipatico, presuntuoso perché sta osando disturbare la nostra autocommiserazione in un cui ci piace tanto sguazzare. A forza di stare a mollo nel problema, però, diventiamo noi stessi il problema. Assumiamo una faccia stanca, gli occhi non brillano più, la nostra luce si spenge e sopravvivendo così, trascinandoci giorno dopo giorno in una vibrazione sempre più bassa, energeticamente, per un effetto puramente fisico, attraiamo solo situazioni di altrettanto bassa energia, che non fanno altro che convincerci di essere nel giusto. Dimentichiamo il gusto di stare insieme agli altri con gioia, irradiamo attorno a noi un alone grigio che inquina anche chi ci sta vicino, vediamo le persone amate allontanarsi e nascondiamo a noi stessi il desiderio di allungare la mano per trattenerle, anzi, ci rendiamo ancora più antipatici nell’irrisolto intento di proteggerle da noi stessi…Il meccanismo ci fa entrare in un vortice per nulla virtuoso, in cui il nostro sé superiore, la nostra scintilla divina, si va pian piano spengendo.

E’ quando il buio è totale, profondo, che l’anima lancia un grido. Vuole sopravvivere, tornare alla luce, brillare di mille colori, cangiante, magnetica, capace di attrarre tutto ciò che di meglio c’è per noi nell’Universo. Ci meritiamo tutto. Lasciamo cadere i panni pesanti tessuti con sensi di colpa, inadeguatezza, parole depotenzianti imbrigliate nella memoria inconscia che ci spingono l’autostima sotto i piedi. Possiamo avanzare per gradi, risvegliarci delicatamente, con carezze di accettazione e comprensione, risciacquiamoci alla fonte della consapevolezza e muoviamo i primi passi. Cerchiamo di farci le giuste domande, quelle anche quelle scomode, anzi soprattutto quelle. Scriviamo le risposte, non fidiamoci della prima, quasi sempre l’ego vuole un tornaconto ed è naturale che cerchi di difendersi, attaccando qualcosa, qualcuno, il destino…Scriviamo per dare l’imprinting alla mente inconscia –il Driver invisibile della nostra Vita, e trovare un accordo di allineamento con i nostri obiettivi: ci aiuterà a trovare le risorse lungo la strada, liberarci definitivamente da auto-sabotaggi, conflitti e demotivazioni, ma tutto parte dalla nostra volontà di agire, accompagnata da un forte desiderio, bruciante, dalla conoscenza delle giuste strategie e dalla forza di metterle in pratica.

Qualcuno davanti a questa frase molto gettonata dai guru motivazionali, potrebbe obiettare che ci sono casi sul piano materiale in cui il concetto non è valido…Ma, mi chiedo, se qualcuno vuole gettarsi dal sesto piano e volare, può riuscire? Non è per niente facile ma…Sì con i giusti mezzi e le giuste strategie, di cui ha già verificato la funzionalità e l’efficacia, si può fare! Mi viene in mente Philippe Petit, il famoso funambolo francese sospeso fra le Twin Towers… SE VUOI PUOI.

Gli Autori

glleb articoli metamorphosya lafilosofiadelcambiamento

Edgarda & Gian Luca

Ci piace definirci come “Avventurieri di passaggio su questo Pianeta,” non con spirito mercenario  ma con la consapevolezza di un tempo accelerato e la mission di lasciare un’impronta di valore.